Età consigliata: 7 - 10 anni
Spazio scenico: almeno 5m per 5m per 3m di altezza
Presa di corrente: 380 V pentapolare, 32 A
Durata: 50 minuti circa
Età consigliata: 7 - 10 anni
Spazio scenico: almeno 5m per 5m per 3m di altezza
Presa di corrente: 380 V pentapolare, 32 A
Durata: 50 minuti circa
Liberamente ispirato alla celebre fiaba di H.C.Andersen, “Il brutto anatroccolo”, lo spettacolo racconta in modo comico e poetico, la storia di un “…anatrino un po’ bruttino!…”, ma pieno di vita, di ritmo, di musicadentro, che si confronta con l’esclusione, col non essere accettato per quello che è. Un anatroccolo che ama, soffre e sogna, in un mondo incline ad un’infantile cattiveria, a paure che vengono da lontano. Costretto dagli altri animali ad abbandonare lo stagno, il nostro protagonista conoscerà altri anatroccoli come lui; conoscerà l’autunno, il freddo dell’inverno e la voglia di crescere per poter finalmente volare! Il nostro fragile e gentile eroe intuisce che in ogni inverno c’è una primavera che urge: deve solo aspettare.
In scena un attore-musicista, che suona svariati strumenti con lo stile “one-man-band”, ossia, con organetto, ukulele, melodica, armonica, flauti, fischioni, raganelle, trombette, ventagli, piume e orpelli, tutti addosso e suonati anche contemporaneamente; evocando cicogne, rospi, pecore nere, tacchini, galline e anatroccoli rapper. Il tutto, utilizzando voci (ben 11) e inflessioni diverse (Toscano, Milanese, Brasiliano, Sardo e tante altre), testi e canzoni comiche.
Canzoni dal sapore folk, ritmi blues e musica jazz, ci condurranno nei meandri dei piccoli e grandi pregiudizi, per smascherarli con leggerezza e poterne ridere, ma anche per affermare che i percorsi di crescita sono a volte dolorosi, ma ricchi di soddisfazioni, di incontri inaspettati e di musiche mai sentite prima, e che ora fanno “ballare” la tua vita ad un altro ritmo, e poi ad un altro, e poi ad un altro, e poi……
In ogni bruttino, c’è un cigno “alato di nere note piumate”, che aspetta solo il momento giusto per poter suonare la più incantevole musica mai sentita prima d’ora: the soul music, la musica dell’anima.
Foto di Alessandra Gasco